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SANTO STEFANO IMMOBILIARE: PERSONE DI CASA

Pubblicato da sara stabilini sopra 1 Febbraio 2022
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di Brando Michelini

presidente di Santo Stefano Immobiliare, Bologna

Negli ultimi anni, la necessità di organizzare in modo nuovo la casa e l’ufficio per fronteggiare le fasi della pandemia da Covid-19 e delle sue varianti ha costituito l’occasione per voi di inaugurare nuovi progetti anche nel settore immobiliare…

Se l’avvento del Covid ha causato la chiusura di molte attività, per noi è stata invece l’occasione per aprire nuove porte. Io sono anche un navigatore, non soltanto per la mia passione nautica, ma perché io le crisi le navigo e cavalco l’onda: anche questa volta abbiamo rinnovato l’azienda proprio in concomitanza con le ondate della pandemia. Lo scorso anno abbiamo chiuso il bilancio con fatturati triplicati rispetto agli anni precedenti e abbiamo aggiunto due nuove frecce al nostro arco, attraverso le sezioni di formazione e di ricerca. Inoltre, abbiamo altri progetti in cantiere…

Può fare qualche accenno?

Le agenzie immobiliari sono costituite spesso da un gruppo di agenti specializzati nella mediazione immobiliare fra chi vende e chi compra. Noi stiamo mettendo a punto una nuova struttura, capace di cogliere tutte le opportunità che ruotano attorno alla parola “immobiliare”. Il nostro progetto è creare una struttura che non si occupi soltanto della mediazione immobiliare, ma anche di attività collaterali, in collaborazione con imprese di costruzioni, di tecnica urbanistica e catasto e di questioni relative ai settori di arredamento e di design. Al nostro logo Santo Stefano Immobiliare abbiamo aggiunto “Persone di casa”. È un modo per indicare che noi mettiamo l’accento sulla fiducia: siamo persone di fiducia che si occupano di casa a tutto tondo, ovvero non interveniamo soltanto per le necessità della compravendita immobiliare, ma anche per la costruzione, la ristrutturazione e la consulenza urbanistica catastale e per questo stiamo inserendo nuove professionalità nella nostra struttura.

Il mercato delle aste immobiliari è ancora abbastanza inesplorato, nel senso che è esplorato da chi lo conosce già molto bene, come, per esempio, dagli avvocati che si occupano di diritto fallimentare, ai quali ci affiancheremo. Faremo consulenza a chi è interessato ad acquistare all’asta immobili soltanto come mero investimento oppure come abitazione in cui vivere. In entrambi i casi, coloro che non conoscono il complesso ambito fallimentare e il settore aste potranno rivolgersi a noi per ottenere una tutela specifica.

Il comparto edilizio italiano è un’eccellenza mondiale, in modo specifico lo è il suo patrimonio artistico immobiliare. Pertanto, far ri]entrare nello standard il valore degli immobili di questo paese è qualcosa che scredita il valore del suo patrimonio edilizio. Probabilmente, in questa fase c’è la necessità di fare cassa e vedremo in che modo saranno modificate le rendite catastali e i dettagli che le riguardano. E, poi, come si fa a standardizzare qualcosa che eccelle per renderlo parametrabile ai canoni di costruzione degli immobili di altri paesi europei che non hanno la nostra storia edilizia?

L’80% del patrimonio culturale artistico mondiale è in Italia e non è sfruttato. Noi abbiamo valutato patrimoni immobiliari e artistici di rara bellezza e unicità che oggi costituirebbero grandi occasioni anche per nuove professionalità. Il resto d’Europa non gode di queste meraviglie. E allora come possiamo ammettere di parametrare la nostra edilizia a quella di altri paesi?

Cosa pensa della proposta di aggiornare i parametri catastali aumentandone il valore delle rendite, modifica che si aggiunge all’adeguamento agli standard europei di efficienza energetica degli immobili, al punto da essere discriminante per la vendita o la locazione?

Esattamente. Quando ci si trova dinanzi a una tempesta e il mare è molto mosso, è sconsigliato tornare indietro, perché sarebbe necessario posizionare la nave di traverso, in modo perpendicolare alle onde, ma è noto che la nave si ribalterebbe. Per questa ragione io non posso tornare indietro ma devo sempre tenere la prua verso l’onda e andare avanti, con maggiore decisione, mantenendo la rotta senza esitazioni.

Questa metafora rende bene il percorso di Santo Stefano Immobiliare, che ha inaugurato l’attività durante gli anni della crisi 2007-2009 e che da allora ha proseguito senza evitare le difficoltà. Quali sono le prospettive del mercato oggi?

Diversamente da altri paesi, in cui la casa è intesa come luogo di passaggio, in Italia è quasi luogo di protezione, in cui nascere e crescere. Questo senso di appartenenza alla cosa in senso fisico non ha una connotazione negativa, perché evoca un valore non soltanto materiale, ma anche affettivo e comporta una fiducia speciale nell’investimento immobiliare, inteso come più sicuro rispetto a quello finanziario. Inoltre, acquistare casa in Italia sembra essere ancora una tappa nel proprio percorso di crescita.

Questa è la risposta alla domanda di come sta andando il mercato. Io non le parlo di tecnicismi immobiliari, ma di questo modo di sentire la casa perché è ciò che sta condizionando davvero il mercato immobiliare nel paese. Il nostro settore vive da anni una forte ascesa, che non si è mai fermata e ha preso ulteriore slancio nella fase più acuta del Covid-19, proprio perché il mattone dà un senso di sicurezza materiale.

Secondo la sua esperienza, le normative che tendono a standardizzare l’edilizia italiana sono frutto della prevalenza di canoni edilizi caratteristici del Nord Europa, che non tengono conto della particolarità invece dell’edilizia dei paesi del Mediterraneo, e dell’Italia in special modo?

Questo avviene perché è ancora vincente l’idea che soprattutto nella casa si possa trovare protezione e ristoro. Attualmente gli interessi bancari sono ai minimi storici e ciò agevola l’acquisto immobiliare come investimento di lungo periodo. Come dicevo a proposito della metafora marinaresca, bisogna andare avanti e non tornare indietro perché altrimenti le condizioni di navigazione peggiorano. La bussola indica che non c’è alternativa alla riuscita.

Lei ha acquisito la qualifica di “Comandante senza limiti di tonnellaggio e senza limiti per la navigazione” ad appena trentasette anni. È un indice che non smarrirete la rotta?

Noi stiamo impostando una nuova rotta per arrivare al porto sicuro e poi ripartire, perché arriva sempre l’occasione per cui occorre mettersi in discussione e ripartire per procedere nella rotta in direzione della qualità!

Articolo completo: http://www.lacittaonline.com/index.php?q=node/2533

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